Seminario
"La Dimensione Europea della scuola. Dal conflitto all'inclusione"
21 febbraio 2020
Il seminario si è svolto presso la nostra scuola il 21 Febbraio 2020 ed è nato dalla volontà del gruppo Erasmus + di diffondere la buone pratiche apprese nelle mobilità del progetto DREAMERS, Azione KA1 Call 2018.
L'obiettivo primario è stato quello di fornire a tutte le scuole del nostro territorio un'occasione per condividere le buone pratiche già esistenti nel campo dell'internazionalizzazione (Erasmus +, ETwinning; CLIL, Job Shadowing), valorizzando le diverse esperienze e con modalità laboratoriale, ma soprattutto quello di condividere le buone pratiche sul rafforzamento delle competenze interculturali e sull'acquisizione di metodologie e strumenti, anche legati all'uso delle nuove tecnologie, per favorire il processo di inclusione nelle nostre classi che presentano diverse identità culturali al proprio interno.
Ci riferiamo non solo alla presenza delle diverse identità culturali di stranieri di recente arrivo in Italia o di alunni con background migratorio ma anche alle diverse identità esistenti collegate alla provenienza sociale e culturale delle famiglie, alla provenienze regionali, alla presenza di livelli di abilità diversificati con bisogni educativi specifici e di alunni diversamente abili.
Il pomeriggio è iniziato con la conferenza del professor Fabbro, introdotta dal Dirigente Marco Benucci, dall’Assessora alla Cultura del Comune di Cecina, professoressa Lucia Valori e dalla professoressa Anna Arzilli portavoce della Commissione Erasmus+ della Scuola Media Galilei.
Gli insegnanti si confrontano ormai quotidianamente con le diverse e complesse identità degli studenti. La gestione di questa complessità richiede nuovi strumenti e nuove competenze. Linguaggio di odio, fenomeni di emarginazione, discriminazione, razzismo, aggressività, violenza psicologica e fisica, bullismo, cyberbullismo sono in preoccupante aumento a scuola, nella società reale ed anche nel mondo virtuale molto frequentato dai nostri ragazzi.
Il tema delle identità culturali collegato alla violenza al centro del libro del professore Fabbro ci è sembrato particolarmente significativo per aiutare gli insegnanti a capire, sulla base degli studi neuro scientifici e antropologici, come si formano le identità culturali e come tali identità, se intese come uniche e monolitiche, possano alimentare conflittualità e violenza
Nel seminario di disseminazione del nostro progetto, che abbiamo intitolato “Dal conflitto all'inclusione", abbiamo cercato di capire, grazie all'intervento del Prof. Fabbro, come poter attenuare e gestire questa conflittualità. Abbiamo chiesto al professore, ordinario di Psicologia Clinica presso l’Università di Udine, quali potessero essere le piste di lavoro da seguire, quali i percorsi educativi da privilegiare per promuovere un clima relazionale positivo, collaborativo, rispettoso delle varie identità.
L'obiettivo primario è stato quello di fornire a tutte le scuole del nostro territorio un'occasione per condividere le buone pratiche già esistenti nel campo dell'internazionalizzazione (Erasmus +, ETwinning; CLIL, Job Shadowing), valorizzando le diverse esperienze e con modalità laboratoriale, ma soprattutto quello di condividere le buone pratiche sul rafforzamento delle competenze interculturali e sull'acquisizione di metodologie e strumenti, anche legati all'uso delle nuove tecnologie, per favorire il processo di inclusione nelle nostre classi che presentano diverse identità culturali al proprio interno.
Ci riferiamo non solo alla presenza delle diverse identità culturali di stranieri di recente arrivo in Italia o di alunni con background migratorio ma anche alle diverse identità esistenti collegate alla provenienza sociale e culturale delle famiglie, alla provenienze regionali, alla presenza di livelli di abilità diversificati con bisogni educativi specifici e di alunni diversamente abili.
Il pomeriggio è iniziato con la conferenza del professor Fabbro, introdotta dal Dirigente Marco Benucci, dall’Assessora alla Cultura del Comune di Cecina, professoressa Lucia Valori e dalla professoressa Anna Arzilli portavoce della Commissione Erasmus+ della Scuola Media Galilei.
Gli insegnanti si confrontano ormai quotidianamente con le diverse e complesse identità degli studenti. La gestione di questa complessità richiede nuovi strumenti e nuove competenze. Linguaggio di odio, fenomeni di emarginazione, discriminazione, razzismo, aggressività, violenza psicologica e fisica, bullismo, cyberbullismo sono in preoccupante aumento a scuola, nella società reale ed anche nel mondo virtuale molto frequentato dai nostri ragazzi.
Il tema delle identità culturali collegato alla violenza al centro del libro del professore Fabbro ci è sembrato particolarmente significativo per aiutare gli insegnanti a capire, sulla base degli studi neuro scientifici e antropologici, come si formano le identità culturali e come tali identità, se intese come uniche e monolitiche, possano alimentare conflittualità e violenza
Nel seminario di disseminazione del nostro progetto, che abbiamo intitolato “Dal conflitto all'inclusione", abbiamo cercato di capire, grazie all'intervento del Prof. Fabbro, come poter attenuare e gestire questa conflittualità. Abbiamo chiesto al professore, ordinario di Psicologia Clinica presso l’Università di Udine, quali potessero essere le piste di lavoro da seguire, quali i percorsi educativi da privilegiare per promuovere un clima relazionale positivo, collaborativo, rispettoso delle varie identità.
Dopo un coffee-break, il seminario è entrato nella parte laboratoriale, con 4 workshop tenuti dalle insegnanti che hanno partecipato alle mobilità del progetto. I workshop hanno riguardato la metodologia CLIL, le competenze interculturali, le TIC per l’inclusione e la piattaforma Etwinning.
Il seminario è stato allargato a tutte le scuole della Provincia di Livorno. Le iscrizioni sono state raccolte attraverso la piattaforma Google: gli iscritti erano 60, ma al seminario hanno partecipato un totale di 65 persone, tra cui anche la DSGA, la psicologa referente del Progetto Ventaglio, un genitore del Consiglio di Istituto. Hanno partecipato insegnanti provenienti da ben 9 scuole: gli Istituti Comprensivi di Venturina e Castagneto Carducci e Collesalvetti, un Circolo Didattico di Rosignano Solvay, le scuole Secondarie di Primo Grado Galilei di Cecina e Fattori di Rosignano, il liceo Fermi e l’ lSI Polo-Cattaneo di Cecina, l’ISI Da Vinci-Ripamonti di Como.
Alla fine dei workshop ai partecipanti è stato inviato un questionario di gradimento su piattaforma Google. Di seguito sono riportati i risultati dell'indagine.
Alla fine dei workshop ai partecipanti è stato inviato un questionario di gradimento su piattaforma Google. Di seguito sono riportati i risultati dell'indagine.